La cantante berlinese Ida Landsberg torna di nuovo a pubblicare con Irma Records (dopo l’album di brani originali Cherry Tree Lane e varie collaborazioni con Papik) una collezione di classici del jazz.
L’album Jazz Sessions racconta fin dal titolo il modo nel quale è stato realizzato: una sessione di registrazione live in studio, che raccoglie come un’istantanea il dialogo e l’interplay che si creano solamente quando i musicisti suonano insieme, si ascoltano e interagiscono come succede normalmente in un concerto.

Le sonorità, raffinatamente rétro, ricordano Diana Krall, Norah Jones, Jane Monheit: i brani scelti dalla cantante spaziano da Cole Porter a George Gershwin fino a Burt Bacharach, e il risultato è un perfetto connubio tra atmosfere ispirate alle radici del jazz e un mood più moderno.

Accanto a Ida un trio d’eccezione: il pianista Domenico Sanna (una delle più importanti scoperte del jazz – non solo italiano – degli ultimi anni), il leggendario contrabbassista Dario Rosciglione (inutile tentare di elencare le sue innumerevoli collaborazioni, che comprendono Lucio Dalla, Norah Jones, Mike Patton o Randy Brecker) e il batterista Andrea Nunzi, dal groove travolgente, già al fianco di Nicola Conte, Amii Stewart, Fabrizio Bosso, Steve Grossman.

Alla band si aggiungono in alcuni brani Marco Guidolotti al sax baritono (musicista straordinario che vanta collaborazioni con Ennio Morricone, Nicola Piovani, David Foster, Mario Biondi, Andrea Bocelli) e Simone Salvatore alla chitarra (membro stabile della IALS Jazz Big Band di Gianni Oddi, collaboratore dell’Orchestra Roma Sinfonietta oltre che mixing engineer del progetto).
Basta ascoltare brani come Cry Me A River, Don’t Take Your Love For Me, Angel Eyes o From This Moment On per apprezzare il calore e l’equilibrio sonoro di questo combo.

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