Ci sono momenti nella vita dove le parole non bastano, ma alle volte una canzone può dire tutto. Per la cantautrice americana Sara Lov, la musica aiuta ad attraversare questo abisso tra cuore e testa fornendo il vocabolario necessario per esplorare le emozioni che troppo spesso sono inaccessibili.

Con le sue melodie al miele e la sua voce dolce ed invitante, Sara Lov ci invita infatti nella sua casa a Los Angeles per un tè, una chat o per un momento di pace lontano dal mondo. Il suo suono ipnotico e seducente Sara Lov lo ha coltivato durante gli anni di militanza con la sua dream pop band, i Devics, che ha fondato con Dustin O’Halloran nel 1998. I Devics hanno suonato live in tutto il mondo e hanno inciso un album acclamato dalla critica per l’etichetta di Simon Rayomnd dei Cocteau Twins, la Bella Union, fino a che qualche anno fa ognuno di loro si dedicasse ai propri progetti solistici.

Nel 2009 Sara Lov ha pubblicato il suo primo album solista, Seasoned Eyes Were Beaming, con l’aiuto di Zac Rae, lo stimatissimo produttore e musicista che ha lavorato anche con Fiona Apple, Gnarls Barkley, Macy Gray, My Brightest Diamond e Annie Lennox. Questo album ha ottenuto il rispetto non solo da parte di tutta la critica, ma anche all’interno del mondo della musica. Alex Brown Church dei Sea Wolf’s l’ha accompagnata in un tour di 45 date nel 2010, dopo aver aveva collaborato al brano ‘Seasoned Eyes’. L’album era un diario musicale melodico cantato dalla voce fumosa e seducente di Sara.

Eppure Sara Lov, dietro alla sua immagine solare dal sorriso contagioso e i suoi cerulei occhi azzurri nasconde un passato doloroso. Quando era bambina suo padre la rapì insieme al fratello all’età di 5 anni e li ha portati a vivere come rifugiati a Tel Aviv in Israele. Solo dopo molti anni sono rientrati negli Stati Uniti dove si sono riuniti alla madre che non vedevano da oltre 10 anni. A soli 15 anni, Sara Lov ha sperimentato il lato più oscuro della vita, ma attraverso la musica e il canto, ha sviluppato un antidoto per la tristezza.

Con il suo nuovo album solista, I Already Love You, ritorna alla filosofia del ‘fai da te’ e pubblica il lavoro per la sua etichetta Splinter Records. Mixato da Darrell Thorpe (Charlotte Gainsburg, Air, Radiohead, Beck) sempre con la produzione di Zac Rae, l’album si addentra ulteriormente nel suo habitat intimo e suggestivo.
L’album è una raccolta di cover che spazia dalla versione del brano “Square Heart” dei Black Heart Procession per pianoforte e archi a una versione tinta di country di “Just My Heart Talkin” di Ron Sexsmith o a una splendida versione dream pop di “Papa Was A Rodeo” dei Magnetic Fields.
Sara Lov ha incluso anche la sua personale versione di “La Bambola” di Patty Pravo come segno d’amore per i suoi fans italiani che avranno l’album distribuito in Italia dalla IRMA records.

Questo album si discosta dai precedenti anche per l’immagine della copertina che usualmente è sempre basata su una sua opera. Questa volta Sara ha deciso che essendo l’album composto da brani di altre persone, anche la copertina lo doveva essere. Per creare il mondo visivo dell’album ha incaricato la sua grande amica artista Seonna Hong, già nota ai suoi fans per il videoclip del brano “Fountain”, tutto fatto con carta ritagliata, del suo precedente album.

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