StoryBorderline è un concept album in chiave rap nel quale Picciotto prova a scavare nella precarietà esistenziale di vecchie e nuove generazioni attraverso 12 storytelling. 12 brani collegati tra loro da una sottile linea in equilibrio tra disagio e riscatto, tra degrado umano e rivalsa, tra stelle e oblio. Una giovane mamma ricercatrice, una escort, un padre inguaiato con l’usura di strada e di stato, un adolescente di quartiere, un operaio cinquantenne, un dirigente d’azienda, una coppia lesbica e una coppia gay, uno sbirro, uno storico attivista incarcerato e un calciatore. Questi sono i protagonisti delle 12 storie del burrascoso susseguirsi di eventi che intreccia le loro vite dagli anni ’80 ad oggi.

Musicalmente prodotto da Luca Satomi Rinaudo (Almendra Music) che ha arrangiato e amalgamato le tracce musicali realizzate in buona parte da The Gold Diggers, al secolo Ciaka Mortero e Fabio Tunaman. Nella produzione di Storyborderline si sono affiancati anche K9, lo storico DjD, il giovanissimo Alex 3’o5’ e ad aggiungere un maestrale tocco orchestrale Gheesa nel primo singolo Amarcord 2.0, prefazione all’intero concept.

L’album è stato realizzato grazie alla trasversale fanbase di Picciotto che tramite la campagna crowdfunding sulla piattaforma MusicRaiser ha permesso di raggiungere il 118% dell’obiettivo e di finire insieme al disco anche un libro in prossima uscita e una sorta di web-serie che racconterà il concept dell’album attraverso diversi videoclip che racconteranno anche con le immagini i 12 personaggi di  Storyborderline.

Tra gli ospiti del disco la potente voce del rapper Kento, la raffinatezza del professore Murubutu, la presenza di McNill nel brano che prende posizione sull’argomento “coppie di fatto” mentre in due delle tre bonus tracks che completano l’album si sentono le produzioni di Satomi & N’Hash, già componenti della famiglia di Picciotto: Gente Strana Posse. Questa, nell’ultimissima traccia, suona al completo la strumentale che ospita al microfono il finalista dell’ultima edizione di X Factor Davide Shorty. L’album è stato registrato, mixato e masterizzato allo Zeit Studio di Palermo da Satomi, già affianco a Picciotto nei precedenti album.

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