Viviamo a Catania, mica male certo, forse un po’ lontana, ma poi sboccia il mandorlo e tutto passa. Io mi chiamo Federica, canto e suono le campanelle giocattolo, Carmine suona un vecchio piano Rhodes, Luca batte i tamburi madreperlati e Gilu sogna il basso. Abbiamo bevuto un buon vino per festeggiare il premio della critica MEI 2009, abbiamo avuto camerini comodi con il pretesto di salire sul palco prima di Massimo Volume, Dente e Offlaga disco pax.

A breve uscirà per IRMA records “Twimog”, un disco senza chitarre. Siamo una band senza chitarre. Ci piacerebbe molto se qualcuno di voi facesse almeno una volta nella vita l’amore con una nostra canzone in sottofondo, in qualunque parte del mondo. Che fa pure rima. “Twimog” vuol dire “This World Is Made of Glass”,  “questo mondo è fatto di vetro”. E’ il nostro primo disco. “Twimog” vuol dire che esiste un modo per fare sentire agli altri le cose che non sappiamo dire. Abbiamo chiuso in una scatola con tanto di bollino SIAE: la luna, i falò, il circo, il mandorlo, Calvino, il sogno, il viaggio,  il bianco e il nero, il verde prato, la lontananza,  ieri, i nodi alla gola, il silenzio, la leggerezza. “Twimog” è tutto quello che vorremmo fare. Nessuna chitarra, qualche fruscio molto Rhodes. Abbiamo autoprodotto i nostri sogni in un anno, voi dovreste solo credere ai sogni. “Twimog” è di Locomotif e Locomotif è:  Carmine Ruffino (piano rhodes) Gianluca Ricceri(basso) Luca Barchitta (Batteria) Federica Faranda (voce e campanelle) . Locomotif crede che tutto debba ancora accadere. Piedi per terra e occhi sognanti, è meglio rimanere qui per stare bene. Il tocco è delicato ma si può arrivare fino in fondo anche senza fare rumore. C’è un po’ di malinconia buona a scaldare il petto. E poi ancora melodie oniriche in lontananza.

Locomotif vive in un’isola

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